| *Umbrifero uscì, finalmente, dal corridoio con due frecce conficcate in testa e se era vivo lo doveva solo al suo spesso elmo. Uscì, ancora ceco, palpando l'aria per evitare eventuali ostacolì, BAAM,* AIA! * Mise ancora una volta, alla prova il suo elmo, cadendo e sbattendo la testa per terra, ma questa volta accade qualcosa, il vaso di rame che aveva in testa, si spaccò a metà liberandolo. Anche se felice per aver riacquistato la vista, si sentì immensamente stupido quando scoprì cos'era la fonte della sua cecità. Volse distrattamente lo sguardo e a stento trattenne una lacrima: un intero scaffale di libri era rovesciato per terra. Rialzò lo scaffale e si avvalse dell'aiuto dei suoi servi per mettere tutto in ordine, accorgendosì che uno dei libri mancava. Prese l'elenco libri sul legio per vedere chi era il "Disperso"* Vediamo... Il libro infernale...mmm....no....no.... * Divenne bianco come le pagine dei suoi libri e sospirò * De Vermis Mysteris...Linker quando ti avrò tra le mani, la cosa meno orribile in cui potrai sperare sarà la tortura *Proseguì il cammino e avvalendosi delle fiamme verdi che aveva al posto degli occhi (un ricordo di una delle sue evocazioni fallite) con cui poteva vedere le energie magiche, scorse delle linee di energia che convergevano tutte in un posto, si avvicinò e incontrò Vilya, messa a braccia conserte con il lanciafiamme attaccato alle spalle, fissare una porta, si voltò anche lui per vedere cosa stesse guardando con tanto interesse, gli occhi di fiamma di Umbrifero brillarono e un leggero ghigno si dipinse sul suo volto, nella sua torre erano imprigionate cose più antiche e più malvage di Naraku* L'Innominabile... * Umbrifero, fece per appoggiarsi alla parete mancandola miseramente e finendo per terra ai piedi di Vilya che lo guardò sconsolata
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