^^ l'ho postata in altri forum
sono pigrissima XDDD poi posto quelli che mancano anche qua ^^
eccomi con tre capitoli!^^ mi sono portata avanti
buona lettura!!!
CAPITOLO 8- Che mi succede?Inuyasha...posso toccarti le orecchie?
Il mattino dopo Kagome si svegliò di buon ora e trovò Inuyasha già vestito e seduto su una sedia a fianco del tavolo.
“Ciao Inu-kun!Dormito bene?” disse la ragazza mentre si stropicciava gli occhi.
Inuyasha la osservò e,ripensando alla notte precedente,arrossì violentemente e le rispose senza alzare lo sguardo,per paura di non riuscire a sostenere il suo: “Ciao Kaggy-chan...Abbastanza bene tu?” lei
Avvampò:nessuno l’aveva mai chiamata Kaggy così dolcemente... e poi rispose sedendosi di fronte a lui: “Si anche io abbastanza bene...Ho fatto un sogno strano...”
Inuyasha sussultò e disse: “Ah si?” e lei iniziò ad accarezzargli le orecchie.
“Che-che-che stai facendo!” disse lui più rosso che mai.
E lei rispose : “Posso?Pensavo ti piacesse...e poi sono così carine!Inuyasha, tu sei un mezzo demone vero?”
Inuyasha alzò lo sguardo e la fissò crucciato.
“Sì. È per caso un problema?” era la prima volta che Kagome parlava così direttamente della sua particolarità...
“No!Perché dovrebbe esserlo!Sei così carino!” disse Kagome avvampando. *Ecco!Gliel’ho detto!O mamma!Perchè ora mi guarda così???!!!*
Inuyasha la fissava con estrema dolcezza e le disse “Grazie...”Arrossendo anche lui.
Kagome continuò a strofinargli le orecchie per qualche minuto per poi dire: “Beh! Non hai fame?!Non vuoi che ti prepari la colazione?!”
“Certo!” e le sorrise.
Kagome si alzò dalla sedia e rimase imbambolata a fissare quel sorriso così dolce e quegli occhi meravigliosi.
Simili ai SUOI,ma centinaia di volte più belli.
La ragazza preparò il caffè e scaldò le brioche che aveva comprato il giorno prima.
Inuyasha la osservò versarglielo e notò un leggero tremolio nella mano della ragazza.
“Grazie...” mormorò e lei sussultò nuovamente.
Il mezzo demone bevve un sorso dalla tazza.
Amaro e pungente. Proprio come piaceva a lui...caffè...Il colore degli occhi di quella strana ragazza. Che lo faceva sentire unico,amato. Lo stava cambiando. In così poco tempo poi!
*Che mi succede...Io...come posso essermi presa una...cotta? per questo stupido! É così infantile! Fa i capricci e...e.... ha due occhi meravigliosi....* rimuginava tra sé e sé Kagome.
“Bene...vado in università....” disse Inuyasha.
“Hey! Aspetta...No niente...Beh...non è che vorresti un passaggio?” disse Kagome rossa come un peperone.
“Mmm...Perché no?!” continuò Inuyasha avvicinandosi a lei e alzandole con l’indice il mento “Ma sei sicura che il mio fascino non ti distragga dalla guida? Saremmo un pericolo pubblico,non credi?”
Kagome era avvampata violentemente quando la porta di fronte a loro si spalancò e Sango e Miroku apparvero sgranando gli occhi nel vedendoli in quella posizione.
“A CUCCIA!” urlò Kagome ancora rossa in volto.
“Maledetta!!!” disse Inuyasha da terra.
“A quanto pare andate molto d’accordo voi due! Inuyasha, le ragazze si baciano al terzo appuntamento! Tu sei passato già a portartela a letto?Ahahahaha!” lo canzonò Miroku.
Kagome divenne ancora più rossa e se ne andò via sbattendo la porta e gridando già giù per le scale del condominio: “NON E’ COSI’ ! CRETINO!”
Inuyasha le gridò,dopo aver dato un pugno in testa a Miroku, correndole dietro: “Hey!E il passaggio?!? Al posto che passare dalla porta aprì la finestra e partì al suo inseguimento,con la borsa a tracolla e anche con il casco.
CAPITOLO 9- Le ferite riemergono. Un incontro doloroso.
Kagome indossava la tuta aderente per la moto e teneva il casco in mano. Camminava spedita senza voltarsi indietro e senza badare a Inuyasha che le urlava : “Dannata!Fermati! Mi hai promesso un passaggio! E ora vorresti andare a piedi?!” disse il mezzo demone superandola e sbarrandole la strada.
Il volto di Kagome si rabbuiò. Poi guardò Inuyasha e gli disse: “A CUCCIA INUCCHAN!” lui cadde a terra.
La gente li guardava e sussurrava : “guardate quei due fidanzatini!Come litigano!L’amore non è bello se non è litigarello... Ma lui è un demone?” Inuyasha e Kagome avvamparono.
“Sei peggio di un bambino piccolo! Dai andiamo!” disse Kagome chinandosi verso di lui sghignazzando.
La ragazza si alzò in piedi e fulminò con il suo sguardo penetrante le persone che li fissavano,poi si bloccò.
Il suo sguardo si fece vacuo e triste.
Un demone bellissimo le era davanti. Inuyasha che nel frattempo si era alzato in piedi sgranò gli occhi a sua volta e emise un cupo ringhio esclamando a voce bassa e minacciosa: “Sesshomaru...Come mai sei qua? Saranno anni che non ti vedo, fratellino caro...”.
Sesshomaru lo guardò gelidamente un istante e poi disse: “Kagome... Pensavo di non rivederti più. Dì,cosa fai qui a Tokyo con quel bastardo del mio fratellastro?” e si avvicinò alla ragazza che lo guardava tristemente.
“ Non penso siano affari tuoi. E tu? Te la spassi ancora con Kikyo? Non la vedo più da quando vi ho trovati a letto insieme a casa tua! Vedi di moderare i termini quando parli di Inuyasha,chiaro? Ora levati. Ho ben altro da fare che parlare con te!” disse la ragazza irritata e gelida.
Inuyasha era basito. Da quanto aveva capito, Kagome conosceva molto bene suo fratello,e aveva avuto pure un relazione con lui!
“ Mmm come siamo scontrose!” disse Sesshomaru sollevando il mento di Kagome con l’indice.
Ecco...I loro sguardi si incontrarono dopo tanto tempo. La ragazza li comparò subito con quelli di Inuyasha.
Ecco perché li aveva trovati così familiari, erano fratelli,o meglio, fratellastri...
“ Sei spavalda come al solito! Ti piace sfidare e provocare chi è più forte di te!?Con questa mano,potrei anche ucciderti...Con un artiglio...” disse il demone.
“Sesshomaru non toccarla chiaro!?” disse Inuyasha ringhiando.
“Ahaaa... ora tu stai insieme al bastardello,eh? E pensare che un tempo eri la mia donna... Hai fatto un gran salto di qualità! Dalle stelle alle stalle...!” continuò Sesshomaru,ma prima che Inuyasha gli sferzasse un colpo in volto,Kagome gli diede uno schiaffo.
“ Lui è centomila volte meglio di te,sai!? Sei tu il lurido bastardo!” sbraitò la ragazza con gli occhi che si inondavano di lacrime amare,che rigavano le sue guance di porcellana.
Sesshomaru le bloccò la mano e le disse: “Noi demoni non proviamo amore! Il nostro era puro e semplice desiderio carnale. Non capisco nemmeno come mai inizio a provare tutto questo interesse per gli umani!”.
“Tu sei solo geloso Sesshomaru,perché come hai detto voi demoni non proverete mai amore! Te lo spiego io perché ti interessi così tanto agli umani! Perché vuoi imparare ad amare! Ma sappi che io non ritornerò mai da te,nemmeno quando avrai iniziato a volermi bene seriamente! Mi fai schifo!” disse Kagome liberandosi dalla presa del demone.
Serrò i pugni vicino ai fianchi e prese la mano di Inuyasha.
Poi disse: “Addio!”
Sesshomaru era impassibile e altezzoso e vide la ragazza allontanarsi con il suo fratellastro.
*Io?Geloso? Certo...Dannazione...Dovevo dargli il modulo...” (notadikaggy che pensieri dotti e colti!Sinceramente non riesco a immaginare cosa potrebbe pensare Sesshy...ah proposito...Pensa?! O__ò? xD I have my douts...) .
Inuyasha si lasciava trascinare via da Kagome,che piangeva silenziosamente.
Il mezzo demone non aveva parlato molto. Era davvero scioccato. In quel momento,gli sembrava di conoscere da sempre quella ragazza, conosciuta alla stazione,che ora viveva con lui.
Ora,l’unica cosa che poteva fare per lei era solo sostenerla...Un gesto vale davvero più di mille parole...
CAPITOLO 10- Verso quale meta?Vulnerabile e sola. Emozioni e sentimenti comuni.
Kagome aveva trascinato Inuyasha fino a un parco vicino all’università.
Erano stati in silenzio tutto il tempo.
Il mascara che la ragazza si era messa era colato sulle sue gote.
Kagome si staccò dalla mano di Inuyasha e si sedette sotto un albero altissimo.
Inuyasha le stava di fronte.
“Scusa...Sono un’idiota... Comunque tra me e lui non c’era un così grande rapporto...Io dipendevo da lui...
Ero solo affascinata dalla sua bellezza...” disse Kagome rompendo il silenzio. Sospirò,si asciugò le lacrime e guardò il mezzo demone dritto negli occhi.
“Sai,al liceo non ero una gran studentessa...Ero la più rispettata e richiesta della scuola e Kikyo era la mia migliore amica con Sango...Ci incontravamo nel solito posto ogni giorno. Poi una mattina in cui avevamo bigiato la scuola...Ho incontrato lui. Sì,ha detto bene,quel bastardo. Il nostro non era altro che desiderio carnale. Eppure con lui ero felice...La mia solitudine...si colmava...o forse me ne dimenticavo per un po’...Ma perché ti sto dicendo queste cose...Non ti interessano nemmeno.” Disse Kagome ma improvvisamente Inuyasha la abbracciò.
Un insieme di emozioni opposte si facevano strada in quei due cuori soli.
Amore,odio,dolore,felicità. Sì,felicità. Perché erano felici di essere insieme. Si conoscevano da così poco. Un giorno e mezzo eppure...era diverso.
Kagome versò altre lacrime amare tra le braccia forti di Inuyasha. Era così vulnerabile. Una bambina.
Inuyasha le asciugò le lacrime rosso in volto e le disse: “ Ora...non devi piangere più. Non sei sola. Ci siamo Sango,Miroku ed io. Io...Non ti basto? Io... ero anche io solo ed emarginato. Vedevo il mondo grigio.
L’unico modo per farmi rispettare dai demoni e dagli umani era impormi, essere il leader.
Io...il migliore della scuola...Il più rispettato...il più temuto...Kagome...”
“Inuyasha...” rispose lei dolcemente.
Così uguali ma così diversi.
*Sono nato per stare al tuo fianco e tu per stare al mio...Ne sono ormai certo...Tu sola mi puoi capire. Ma forse...tu non lo hai ancora capito. Ma io sì. Kagome...In due giorni mi hai reso diverso... Io...cosa provo per te?”
*Inuyasha...com’è bello stare tra le tue braccia. Sei l’unico che sia mai riuscito a calmarmi. Sesshomaru chi è a tuo confronto? Io... io forse...no... io mi sono innamorata di te dal primo istante in cui ti ho visto in treno...*
I due,con questi pensieri in testa si scambiarono un intensissimo sguardo.
Inuyasha diventò rosso come un peperone.
Anche Kagome era rossa e gli sussurrò appoggiandosi al suo petto scolpito: “Grazie Inu-kun...”
“AAAAAAH!” sbraitò un istante dopo la ragazza,senza lasciare ad Inuyasha il tempo di risponderle.
Il mezzo demone fece un balzo e le disse : “Che gridi!?”
“I corsi! Per colpa di quell’idiota perderò il primo corso! E anche se volessimo prendere la moto ci metteremmo una mezz’ora per recuperarla e parcheggiarla!” Kagome si mise le mani tra i capelli.
Inuyasha allora si girò di schiena e si accovacciò un po’ per terra e disse: “Sali!” la ragazza lo guardò sbigottita e rispose : “Perché? Cosa hai in mente?!”.
“Ti fidi di me?” Inuyasha pronunciò con la voce più suadente queste parole,guardandola con quei meravigliosi occhi ambrati e Kagome,senza batter ciglio,gli si mise in spalla. Lui sogghignò e poi aggiunse:
“Reggiti forte,ragazzina!” Kagome non fece in tempo a rispondergli che con un’agilità inumana Inuyasha spiccò un salto impressionante e iniziò a correre più veloce del vento.
L’aria fresca scompigliava i capelli dei due ragazzi.
“Wow!!!! Che forza! Inu-kun sei un mito!” esclamò la ragazza esultante vedendo l’università un centinaio di metri più avanti.
“Appena in tempo!” disse Inuyasha davanti al cancello dell’edificio e togliendosi con un leggero movimento del capo i ciuffi della frangia che gli si erano scompigliati sul volto.
Kagome allora gli tirò un orecchio e gli diede un bacio sulla guancia. La maschera altezzosa e un po’ superba di Inuyasha si sgretolò in mille pezzi. L’espressione da ebete che il mezzo demone aveva dipinta in volto,tradiva ogni sua emozione.
“Grazie ancora Inu-kun!Ci si vede a pranzo al pub qui di fronte alle 13.30!” disse Kagome che era già corsa via.
Inuyasha,ancora sbigottito,le fece un cenno con la mano, che poi si portò sulla guancia,dove vi era l’ombra rosa lasciata dal rossetto delle labbra di quella ragazza... che gli aveva rapito il cuore.