Il signore degli anelli, il libro

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view post Posted on 24/3/2007, 19:33

Semidivinità

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chi è che ha letto il libro de "il signore degli anelli"?
e specialmente, cosa c'è di differente, di meglio e di peggio dalla versione cinematografica?

IL SIGNORE DEGLI ANELLI
John Ronald Reuel Tolkien
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Il Signore degli Anelli è un romanzo d'eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Esso dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa dei nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d'inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d'argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male. Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà un'allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi.

I - La compagnia dell'Anello

"Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
Le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta
E re quei ch'è senza corona."

Il Signore degli Anelli, composto da tre romanzi pubblicati in Gran Bretagna fra il 1954 e il 1955, è uno dei massimi cicli narrativi di questo secolo. Con questa storia avvincente ed enigmatica, J.R.R. Tolkien (1892-1973), sommo studioso di letteratura inglese medievale e anglosassone, ha creato un mondo immaginario ma tutto oggettivato, all'antica maniera epica, e assolutamente verosimile. In questo primo romanzo, La Compagnia dell'Anello, il lettore conosce gli Hobbit, piccoli esseri lieti, saggi e longevi, che vivono in un idillico paese agricolo. La piccola comunità è turbata dal destino quando il giovane Frodo, convinto dal misterioso stregone Gandalf, è costretto a partire all'improvviso per il paese delle tenebre, Mordor, dove dovrà gettare nelle fiamme distruttrici di Monte Fato il terribile Anello del Potere, giunto nelle sue mani per una serie di incredibili circostanze. Un gruppo di Hobbit, i più fieri, lo accompagna e strada facendo si associano alla compagnia altri esseri, Elfi, Nani, Uomini, anch'essi legati al destino di Frodo. Le tappe del cammino li conducono a esperienze a volte deliziose a volte agghiaccianti, finché la scomparsa di Gandalf, trascinato negli abissi da un'orrenda creatura, li lascia senza guida. Così si scioglie la Compagnia dell'Anello, e i suoi membri si disperdono, minacciati da forze tenebrose, mentre la mèta sembra disperatamente allontanarsi.

II - Le due Torri

"Le trombe squillarono. I cavalli s'impennarono e nitrirono. Le lance risonarono contro gli scudi. Poi il re levò alta una mano e con il fragore d'un improvviso turbine di forte vento, l'ultima schiera di Rohan galoppò rombante verso occidente. Lungi nella pianura Eowyn scorse lo scintillar delle lance, e rimase immobile, sola innanzi alle porte della casa silenziosa."

Il Signore degli Anelli, composto da tre romanzi pubblicati in Gran Bretagna fra il 1954 e il 1955, è uno dei massimi cicli narrativi di questo secolo. Con questa storia avvincente ed enigmatica, J.R.R. Tolkien (1892-1973), sommo studioso di letteratura inglese medievale e anglosassone, ha creato un mondo immaginario ma tutto oggettivato, all'antica maniera epica, e assolutamente verosimile. In questo secondo romanzo, Le due Torri, gli amici della Compagnia lottano separati. Merry e Pipino sono fatti prigionieri dalle forze del Male, ma riescono a fuggire, e trovano soccorso in uno strano mondo di esseri giganteschi, mezzo vegetali e mezzo umani; è un episodio in cui il comico e il patetico, fusi insieme, toccano il sublime. Aragorn, un enigmatico personaggio che si era unito alla Compagnia all'inizio dell'impresa, stringe alleanza con i guerrieri di Rohan, un popolo fiero e luminoso come l'argento di cui si veste, che per secoli ha resistito all'assalto delle tenebre. Frattanto Frodo e il devoto Sam s'imbattono in Gollum, un viscido essere che era stato l'antico possessore dell'Anello, e lo costringono, recalcitrante, a condurli verso Monte Fato. Ma spaventose creature li attendono al varco e il loro cammino si interrompe tragicamente ancora una volta.

III - Il ritorno del Re

"In quell'istante lontano in qualche cortile della Città, si udì il canto di un gallo. Era limpido e chiaro, ignorava la magia e la guerra, non faceva che acclamare il mattino che su nel cielo, oltre le ombre di morte, si avvicinava con l'alba."

Il Signore degli Anelli, composto da tre romanzi pubblicati in Gran Bretagna fra il 1954 e il 1955, è uno dei massimi cicli narrativi di questo secolo. Con questa storia chiarissima ed enigmatica, J.R.R. Tolkien (1892-1973), sommo studioso di letteratura inglese medievale e anglosassone, ha creato un mondo immaginario ma tutto oggettivato, all'antica maniera epica, e assolutamente verosimile. Nel terzo romanzo, Il ritorno del Re, Aragom e i suoi amici giungono a Condor, relitto dell'antico Regno degli Uomini: è il mondo del Bene, in piena decadenza. Intorno, nei boschi e sulle montagne, si avvertono presagi di redenzione e mentre Frodo e Sam riprendono il difficile cammino verso Monte Fato, nelle pianure presso la capitale di Condor si scontrano le forze del Bene e del Male. Quando il Male sembra avere il sopravvento, Frodo riesce a far cadere l'Anello nel cratere di Monte Fato in modo singolare e impensato. In quel momento l'Occhio malefico, che fin dal principio della storia ha continuato a fissare il mondo, si chiude, e una gran pace scende sulle cose. La Compagnia dell'Anello si riunisce, e gli Hobbit ritornano a casa, incontrando ancora qualche traccia del Male; le loro ultime avventure si compongono in un bizzarro e commovente epilogo dal limpido significato simbolico.
 
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Vilya
view post Posted on 5/6/2008, 09:39




Come, non risponde nessuno in questa discussione? Ci penso io, allora.
Innanzitutto, a mio parere il libro non ha assolutamente nulla di peggio rispetto al film, ma è comunque un'opinione del tutto personale, perchè mi è capitato di parlare con persone che ritengono il libro un "mattone" anche per le dimensioni.
Di meglio ha... come posso dire... non so se mi capirete, ma leggendo ciò che il Professore ha scritto, si avverte tutta la passione e la magia che egli metteva nelle sue opere, ci si sente trasportati nella Terra di Mezzo, quasi si vedono i paesaggi e si sentono i profumi dei luoghi che descriveva.
Le differenze sono più che altro delle parti che sono state completamente rimosse dal film, soprattutto nella CDA, scelta perfettamente comprensibile considerato che la versione integrale del film dura complessivamente quasi 12 ore! E' stata ignorata tutta l'avventura con Tom Bombadil e ai Tumulilande, mentre parte del ruolo di Tom è stata delegata a Barbalbero.
Forse sono stata un pò confusionaria, ma è difficile rispondere così, le domande richiedevano risposte molto più vaste. Se avrete qualche domanda più specifica, cercherò di rispondere nel mio piccolo.
Baci
 
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Beths
view post Posted on 5/6/2008, 09:55




non avevo mai notato questa discussione, rimedio subito!!!
Penso che il libro sia meglio del film, se non altro perchè leggendo ti puoi immaginare i personaggi e, secondo me, Tolkien riesce a trasportarti davvero nella terra di mezzo, tanto che, quando chiudi il libro, ti chiedi: E ora dove sono? XD
Con questo non voglio dire che il film sia brutto, anzi! Considerata la lunghezza della storia e il fatto che è complicata come poche, credo che Peter Jackson (il regista, ndr) sia stato all'altezza della situazione.
Certo che, come dice Vilya, ha dovuto tagliare molte cose, soprattutto l'approfondimento psicologico dei personagggi, che nei libri di Tolkien è fondamentale.
Un esempio? I personaggi che secondo me sono resi peggio nel film sono Faramir e Denethor: nel libro si mostra come denethor sia impazzito, il lento processo tramite il quale Sauron ha distrutto la sua mente; per contro, nel film sembra un vecchio pazzo che un giorno si sveglia e decide di bruciare il figlio!!! Non mi ha trasmesso tutta quella tensione drammatica e quel coinvolgimento che ho provato nel libro...
Detto questo, ribadisco che Jackson ha fatto del suo meglio, e che non era materialmente impossibile, come sottolineava anche Vilya, inserire altre storie in un film che dura già 12 ore!!!!!!!
Per quanto riguarda il libro, che può essere considerato un pacco, non lo consiglierei certo a una persona che nno ama leggere. Ma per quelli che, come me, fanno parte della categoria di chi i libri li "divora", Tolkien è un appuntamento immancabile!!!
 
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Vilya
view post Posted on 5/6/2008, 10:10




Io e te andremo molto d'accordo Beths! Hai ragione su Faramir e Denethor. Faramir sembra un povero inetto, capace solo di sottostare al ricordo del fratello, mentre nel libro si vede la sua superiorità rispetto a Boromir che è stato pure lui tiranneggiato.
Però io amo anche il film, tanto che ho comprato il cofanetto Limited Edition lo scorso anno. Jackson è stato grandioso, soprattutto grazie ai disegni di Alan Lee che ha interpretato magistrlamente le descrizioni del Prof.
 
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Beths
view post Posted on 5/6/2008, 10:19




Sono molto d'accordo! I personaggi del film sono quasi tutti come li avevo immaginati.. l'unica cosa brutta è che non ho molte occasioni di rivederlo, dura un po' troppo!!
Anche la storia d'amore tra Faramir e Eowyn dal film non si capisce molto, mentre nel libro ha il suo peso e la sua importanza! E' soprattutto nel rapporto con lei che si vede la lungimiranza di Faramir..
Un personaggio che invece nel film mi è piaciuto molto è Gollum, quello l'hanno reso veramente bene!
 
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Vilya
view post Posted on 5/6/2008, 10:32




Non so se tu hai visto la versione integrale del Ritorno del Re, lì si vede un pò meglio il rapporto tra Eowyn e Faramir, si incontrano alle Case di Guarigione, anche se non è molto esteso.
Gollum è fatto bene, anche se facendolo pentire in quel modo fanno poi fare a Faramir la figura del mostro per aver fatto ritornare Gollum nella mente di Smeagol
 
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Beths
view post Posted on 5/6/2008, 10:35




no, purtroppo non ho ancora avuto il tempo di vedere le versioni integrali.. sono mesi che i miei amici dicono di aspettare perchè lo voglione vedere tutti insieme!
Hai ragione, ma io parlavo soprattutto del gollum "iniziale", quando fa parlere le sue due personalità e si autoaccusa di assassinio (mia pare sia nel primo film). E' una scena che mi è rimasta molto impressa, ha una carica emotiva notevole!
 
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Vilya
view post Posted on 5/6/2008, 10:39




Ah ho capito. Credo che il dialogo tra le due personalità sia nel secondo film, perchè avviene quando Frodo e Sam hanno già lasciato la Compagnia.
Cmq se ti sembra lunga la versione cinematografica, quella integrale ti sembrerà infinita! Il Ritorno del Re dura esattamente 4 ore...
 
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Beths
view post Posted on 5/6/2008, 10:43




lo sapevo, infatti il vero problema di guardarla è avere tre pomeriggi liberi a disposizione e poter fare solo quello!!! per questo ti dico che non ne ho ancora avuto il tempo, anche se sono passati anni da quando è uscito!!!
 
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Vilya
view post Posted on 5/6/2008, 10:47




Ti capisco e non ti biasimo!
Io posso approfittare delle giornate libere che mi lascia l'università... ha anche i suoi lati positivi, sapete?
E' anche vero che io sono folle, ho visto le tre versioni integrali tutte in una giornata
 
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Bankotsu 92
view post Posted on 5/6/2008, 12:45




Uno dei libri più belli mai scritti, questo p sicuro. Quando l'ho letto per la prima volta è stato pesante, ma poi mi è piaciuto sempre di più e adesso, oltre ad averlo riletto decine di volte, mi sto cimentando col Silmarillion...
Per quanto riguarda le differenze tra libro e film secondo me non se ne può parlare... Sono due cose troppo diverse tra di loro, e danno emozioni totalmente differenti... Forse leggere il libro non può esaltare quanto la visione dei tre film, ma ovviamente il film perde tutto il fascino dell'immaginazione del lettore che "personalizza" luoghi e personaggi in modo totalmente personale... Peter Jackson comunque è una persona davvero degna del suo successo, secondo me. Girare un film impegnativo come quello deve essere davvero difficile... Ma ovviamente la persona che più stimo è JRR Tolkien, che ha davvero creato un universo parallelo dettagliatissimo e incredibile...
 
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Vilya
view post Posted on 5/6/2008, 13:06




Amerai il Silmarillion, credimi. Se poi ci metti anche i vari Racconti Incompiuti, Ritrovati e Perduti, i Figli di Hurin ecc, capirai che definirlo scrittore è troppo poco
 
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Beths
view post Posted on 5/6/2008, 13:51




ti è piaciuto i figli di hurin? a me l'hanno regalato da poco e l'ho trovato molto triste...
però Tolkien è sempre Tolkien..
 
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Vilya
view post Posted on 5/6/2008, 14:30




In realtà conoscevo la storia perchè c'è nel Silmarillion e in uno dei Racconti, non ricordo quale. E' vero è triste, ma il Professore è un grande perchè ti fa amare anche vicende così tristi, non credi?
 
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Beths
view post Posted on 5/6/2008, 14:36




sì, c'è nel silmarillion, ma non è trattata così diffusamente.. in più, avendolo letto tanto tempo fa non me la ricordavo!
beh, certo, non mettevo in discussione la bravura del professore, ma quella storia mi ha messo una malinconia..
 
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47 replies since 24/3/2007, 19:33   344 views
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