Quel tesoro di Priamo

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gwas
view post Posted on 7/7/2007, 17:48




La vita di Schliemann
Prima di affrontare le vicende della scoperta di Troia, è necessario chiarire la personalità complessa di Heinrich Schliemann.
Qui daremo un breve riassunto delle sue vicende biografiche.
Heinrich nasce nel 1822 nel villaggio di Neubuckow, nel Meclemburgo (oggi Germania), dal pastore protestante Ernst, uomo dagli scarsi guadagni e dalla vita dissoluta. La madre, sottomessa e sfiancata da nove gravidanze, muore nel 1831, dopo la nascita dell’ultimo figlio.
Il ragazzo viene mandato a studiare a Kalkhorst dallo zio; ma ben presto il padre smette di pagargli gli sudi per mancanza di denaro.
Heinrich deve guadagnarsi la vita e lo fa lavorando per cinque anni come garzone in una drogheria di Furstenberg.

Diventa ricchissimo
Dopo un periodo passato ad Amburgo e in Venezuela, Heinrich si ritrova ad Amsterdam e, nonostante non conosca nessuno e non abbia un soldo, grazie alla sua conoscenza delle lingue, riesce ad imparare l’olandese, per poi studiare russo, trovando lavoro presso un agenzia commerciale.
Quindi a 24 anni si trasferisce in Russia e si divide tra San Pietroburgo e Mosca. Presto si mette in proprio.
Dopo aver sposato una giovane russa, Caterina Lyzdina, diventa un uomo ricchissimo e si dedica allo studio di varie lingue, tra cui il greco moderno. E’ a questo punto che si avvicina alla cultura classica, studia il greco antico e inizia a leggere Omero.
Dopo aver divorziato decide di risposarsi: vuole una moglie greca e si sposa con Sophia Engastròinenos.

Troia ritrovata?
Intanto cresce la passione per Omero e il desiderio di trovare l’antica Troia. Malgrado l’inesperienza in fatto di scavi, Schliemann intuisce che il luogo che nasconde l’antica Troia non è, come riteneva la maggior parte degli archeologi, il villaggio di Burnabasi, bensì la collina di Hissarlik.
I suoi scavi sono fortunati. Affiorano enormi mura. L’entusiasmo cresce: ogni muro, ogni pietra è messo in relazione con un passo di Omero. Ma il ritrovamento più importante, il magnifico “tesoro di Priamo”, si “sarebbe verificato” tra il 31 maggio e il 17 giugno: oggi però si ritiene che per formare il tesoro di Priamo, Schliemann abbia messo insieme pezzi sparsi, provenienti da almeno diciannove o forse ventuno luoghi diversi.
Il 26 dicembra 1890 Schliemann muore improvvisamente a Napoli in seguito ad un infelice intervento chirurgico alle orecchie.
Schliemann riteneva di aver dimostrato la storicità della narrazione omerica; ma queste scoperte non hanno risolto tutti i dubbi. Quel che è certo è che ci fu una ricca città nei luoghi in cui secondo Omero doveva sorgere Troia. E che questa città venne probabilmente distrutta dai Greci. Il problema è che gli scavi di Schliemann e quelli successivi non hanno portato alla luce una sola città, ma almeno nove.
Per Schliemann Troia si trovava al II livello. Wilhelm Dorpfeld, che diresse gli scavi dopo Schliemann, comprese che molto più probabilmente Troia si doveva trovare al VI livello. Schliemann, cioè, si era sbagliato di circa 1000 anni. La certezza però non l’abbiamo, così non sappiamo di chi in realtà forsse il tesoro trovato da Schliemann e da lui attribuito a Priamo.

L’errore di Schliemann
Nella sua ricerca ostinata della Troia omerica, Schliemann danneggiò tutti gli strati archeologici successivi a quello che lui riteneva essere corrispondente a Troia: un danno incalcolabile per l’archeologia. Schliemann lo comprese solo in seguito, quando, tornato a Troia nel 1882 seppe dall’archeologo W. Dorpfeld che la Troia omerica corrispondeva ad uno strato superiore rispetto a quello da lui ipotizzato.
Pregò Dorpfeld di tenere segreta la notizia, perché temeva giustamente che la sua reputazione ne avesse a soffrire, ma dovette in seguito confessare amaramente di essersi sbagliato.

La seconda guerra di Troia
Schliemann riuscì ad esportare segretamente in Grecia i tesori trovati. Scoppiò uno scandalo e nell’aprile 1874 si tenne ad Atene un processo in cui il governo turco accusò Schliemann di esportazione illegale. Schliemann perse il processo e si vide condannato a pagare alla Turchia 10.000 franchi. Egli però stupì ancora una volta tutti e versò di sua volontà alla Turchia una somma ben maggiore, 50.000 franchi, per diventare proprietario indiscusso della preziosa collezione. Poi decise di donarla alla Germania dove rimase fino alla seconda guerra mondiale.
Il 6 marzo 1945 Hitler ordinò che il “tesoro di Priamo” fosse nascosto nelle miniere di sale di Helmstad, in previsione della sconfitta: questo avrebbe evitato che finisse nelle mani dei Sovietici. Ma l’ordine di Hitler non fu mai eseguito e il tesoro finì nelle mani di alti ufficiali sovietici e trasportato a Mosca.
Durante gli anni successivi i Russi smentirono che il tesoro si trovasse nelle loro mani. E scoppiarono infinite polemiche. La prima vera conferma ufficiale che il tesoro fosse in mano russa, arrivò solo nel 1993 da Boris Elstin, ospite ad Atene presso il capo di Stato greco. Elstin dichiarò che il tesoro di Troia era in effetti a Mosca al Museo Puskin.
Nell’ottobre 1994 una commissione composta da esperti russi e tedeschi poté confermare che si trattava proprio dei ritrovamenti di Schliemann a Troia.
Ora quattro nazioni si contendono quel tesoro: la Turchia (dove è stato trovato), la Grecia (erede della tradizione omerica), la Germania (a cui è stato donato da Schliemann) e la Russia (dove attualmente si trova).
A chi appartiene?

SEZIONE DELLA COLLINA DI TROIA

Edited by faraxdipanda - 9/7/2007, 18:23
 
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view post Posted on 9/7/2007, 17:21

Semidivinità

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al più presto arrivo e me lo leggo eh ;)
PS: ho messo la pianta sotto link, era troppo grande :^^;:
 
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gwas
view post Posted on 9/7/2007, 19:45




ecco, grazie! infatti era troppo grande il topic :gocc:
 
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view post Posted on 14/7/2007, 18:59

Semidivinità

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figurati..
molto interessante....
non sapevo niente del tesoro di priamo...
ti ringrazio!! ^_^
 
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3 replies since 7/7/2007, 17:48   5804 views
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