Qualcuno ha mai letto questa serie o visto il film?
Io mi sono appassionata grazie a una mia compagnia di università che mi ha prestato il primo libro. L'ho finito in due giorni e sono corsa alla Feltrinelli a comprare gli altri! E' una storia assurda, piena di non-sense e con un finale veramente a sorpresa!! Lo consiglio a tutti!
GUIDA GALATTICA PER GLI AUTOSTOPPISTI
La storia inizia quando il protagonista, Arthur Dent, scopre che alcune ruspe gialle (che ha appena notato nel suo giardino) stanno per demolirgli la casa (in cui si trova ancora) per fare spazio a una nuova superstrada.
Dopo pochi minuti gli abitanti della Terra scopriranno che il loro pianeta sta per avere lo stesso destino, ma a cura di una flotta di astronavi gialle che appaiono improvvisamente nel cielo.
Arthur viene salvato da un suo vecchio amico, Ford Prefect, che si rivela essere originario della stella Betelgeuse, e che lo trascina con sé chiedendo un passaggio ad una delle astronavi demolitrici.
Arthur scoprirà così un universo sconosciuto, nel senso letterale del termine, in cui la sua unica bussola sarà la Guida Galattica per gli Autostoppisti. Si tratta di un libro in forma di un piccolo computer, un best-seller universale (Terra esclusa) che si vende benissimo per due ragioni: 1. costa poco,
2. ha stampato a grandi lettere amichevoli sulla copertina le parole "Non fatevi prendere dal panico".
Ford lo condurrà in avventure entusiasmanti ed improbabili, sballottati in giro per lo spazio-tempo a bordo dell'astronave "Cuore d'Oro", che viaggia a propulsione di improbabilità infinita, in compagnia di un vecchio amico d'infanzia di Ford a due teste, oramai ex Presidente della Galassia, Zaphod Beeblebrox, della sua ragazza terrestre, Trillian, e di un robot perennemente depresso, Marvin.
Solo al termine del libro, giunti sul leggendario pianeta Magrathea, incontreranno il progettista che ha costruito la Terra e i clienti che gliela avevano commissionata, cioè i due (apparentemente) topi che Trillian aveva portato con se lasciando il pianeta, che stanno ancora cercando "la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto".
RISTORANTE AL TERMINE DELL'UNIVERSO
Il Ristorante al Termine dell'Universo continua quindi la storia dal termine del romanzo precedente. Arthur Dent, Ford Prefect, Trillian, e Zaphod Beeblebrox hanno appena lasciato Magrathea, quando vengono attaccati da una nave Vogon. Vengono salvati da un antenato di Zaphod, Zaphod Beeblebrox Quarto, ma Zaphod e Marvin l'androide paranoico svaniscono inspiegabilmente, per riapparire presso gli uffici della Guida. Cercano Zarniwoop, che è in crociera intergalattica nel suo ufficio.
Quando lo incontrano, dopo numerose avventure che comprendono robot, strani pianeti e il Vortice di Prospettiva Totale che si trova sul mondo "B" di Ranonia, Zaphod si ritrova un modellino dell'astronave "Cuore d'Oro" nella tasca della giacca. Il modellino si espande fino a ridiventare la vera nave, con i suoi occupanti, che finalmente possono andare a cena al Ristorante al Termine dell'Universo (dove Zaphod aveva promesso di portarli alla fine del libro precedente).
Il ristorante si pone alla fine dell'Universo in senso temporale: gli avventori possono gustarsi lo gnaB giB, cioè il Big Bang alla rovescia.
Dopo cena rubano una nave per sfuggire agli inseguitori, ma questa si rivela essere una "Stunt Nave" destinata a tuffarsi in un sole come effetto speciale a conclusione di un concerto rock della band "La Zona Del Disastro" di Hotblack Desiato.
La cabina di teletrasporto della nave non ha i comandi (gli unici esistenti sono pulsanti neri, con diciture nere illuminati da luce nera!), quindi gli occupanti si devono affidare al caso per salvarsi. Arthur e Ford si ritroveranno su una nave golgafrinchiana (l'arca "B") che si schianterà sulla Terra preistorica, Zaphod e Trillian sulla Cuore d'Oro, che, al comando di Zarniwoop, continua la sua missione: trovare chi governa l'Universo. Il povero robot Marvin dovrà restare sulla nave per far funzionare il teletrasporto (come riappaia sul pianeta Sconchiglioso Zeta all'inizio de "La vita, l'universo e tutto quanto" non è dato sapere).
LA VITA, L'UNIVERSO E TUTTO QUANTO
In questo volume ritroviamo Arthur Dent che vaga impazzito sulla Terra preistorica, dove era naufragato al termine del precedente romanzo insieme al suo amico Ford Prefect. Ad un certo punto inseguendo la visione di un divano che cammina si ritrova ai nostri giorni nel bel mezzo di una partita di cricket. Mentre la partita è al culmine un astronave atterra sul campo ed un esercito di robot assale i giocatori. Da questa introduzione si dipana una storia che porterà i protagonisti sulle tracce della Porta Wikkit, un congegno che era stato messo anticamente in opera per suggellare la fine delle Guerre di Krikkit, un pianeta arretrato dove l'improvvisa apparizione di una astronave (che risulterà poi essere finta) aveva scatenato una reazione xenofoba negli abitanti che avevano scatenato una guerra senza quartiere per distruggere tutte le altre forme di vita dell'Universo. Alla fine si scopre che all'origine di tutto c'era Hactar, un antico computer frustrato dal fatto di non aver obbedito all'ordine che i suoi antichi padroni, i demoniazzi dilastici, gli avevano impartito. Arthur e compagni riescono a far desistere gli abitanti di Krikkit dal loro progetto e salvano così la galassia. Sul finale torna il tema della risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto, quando i protagonisti incontrano e salvano Prak, un uomo che, per essere stato sottoposto ad una dose eccessiva di siero della verità durante un processo conosce "solo la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità". La rivelazione di Prak ad Arthur è che domanda e risposta non possono convivere nello stesso universo.
ADDIO E GRAZIE PER TUTTO IL PESCE
Il titolo è il messaggio lasciato dai delfini al loro abbandono del pianeta Terra, poco prima che questo venisse demolito per costruire una superstrada spaziale, come viene descritto nel libro La guida galattica per gli autostoppisti. Alcuni fan di fantascienza hanno adottato la frase come modo umoristico di dire "arrivederci".
Il libro inizia con Arthur Dent che, facendo l'autostop a casaccio per la galassia, arriva nell' "ultimo posto nell'Universo in cui si sarebbe aspettato di trovare qualcosa ma che 3.976.000.000 di persone troveranno stranamente familiare" - in breve sulla Terra, che continua ad esistere esattamente come prima della sua distruzione (a parte il fatto che i delfini sono scomparsi).
Rientrando alla sua casa, miracolosamente non distrutta, Arthur scopre che in sua assenza ha ricevuto una montagna di posta pubblicitaria, e una boccia per pesci rossi con incise le parole "Addio e grazie per tutto il pesce".
Attraverso le vicende del libro, Arthur incontra altre persone che hanno ricevuto una vaschetta simile, fra cui una ragazza di nome Fenchurch, che è forse l'unica persona sul pianeta a ricordare la distruzione della Terra, e Wonko Il Perfettamente Equilibrato, che ha deciso da tempo che il mondo era impazzito e che gli ha costruito un muro intorno, con "fuori" nient'altro che se stesso e una spiaggia della California particolarmente bella.
Nel frattempo Ford Prefect scopre che la voce "Terra" da lui redatta per la Guida Galattica degli Autostoppisti è misteriosamente ricomparsa e, essendo appunto Ford, usa questa inesplicabile opportunità per un elaborato scherzo a un funzionario commerciale della Società Cibernetica Sirio.
Arthur e Fenchurch si innamorano, e, avvicinando la boccia all'orecchio, scoprono perché la Terra è tornata. Veniamo a sapere che la nuova Terra è un "pianeta ombra", probabilmente prelevata da una linea temporale alternativa, e portata in questo universo dalla "Campagna per il salvataggio degli umani", a cura, appunto, dei delfini.
Al termine della vicenda Arthur lascia di nuovo la Terra, assieme a Fenchurch e Ford, per cercare il Messaggio Finale di Dio al Creato, il cui indirizzo gli era stato fornito nel libro precedente da Prak. Al loro arrivo incontrano il robot Marvin, ormai agonizzante, e lo aiutano a leggere il messaggio, che si rivelerà essere un laconico "CI SCUSIAMO PER IL DISTURBO".