| Manga
Giappone Il manga venne pubblicato a partire dal 1978 sul settimanale antologico Shonen Sunday (una delle principali pubblicazioni a fumetti giapponesi), diventando istantaneamente un grande successo di critica e di pubblico e per il quale Rumiko Takahashi ricevette il premio per il "Miglior Nuovo Artista" dalla Shogakukan (la casa editrice dello Shonen Sunday). Benché la rivista su cui venisse serializzato fosse (e sia tuttora) riservata ad un pubblico prevalentemente maschile, il fumetto della Takahashi ha aumentato la sua popolarità tra le ragazze. Le edizioni giapponesi finora sono state le seguenti:
* Shonen Sunday: venne pubblicato su questo settimanale antologico dal 1978 al 1987, insieme a più di altri 20 titoli. Il manga è composto da storie, generalmente autoconclusive, della lunghezza di 15 pagine, in bianco e nero. Occasionalmente le prime pagine di una storia sono a colori, oppure l'intera storia poteva essere realizzato in duotono. La carta impiegata dai settimanali antologici Giapponesi dediti alla serializzazione dei manga era (ed è tuttora) di cattiva qualità (normalmente questo tipo di pubblicazione viene letto e poi gettato, i lettori particolarmente appassionati ad una storia la ricomprano rilegata in volumetti di qualità superiore), pertanto sono rimaste pochissime copie di questa pubblicazione originale. * Tankōbon: come per altri manga di successo le storie vennero raccolte e stampate in libretti (che in questo caso raccoglievano le 11 puntate per volta). Complessivamente vennero prodotti 34 volumi. La qualità della carta è decente ed ogni volume ha una sovracopertina in plastica a colori. * Wideban: gradualmente le ristampe dei Tankōbon vennero sostitute dai Widebon, questi iniziarono ad essere pubblicati agli inizi degli anni 1990 verso il decimo anniversario della prima pubblicazione. Ogni numero contiene 25 storie per complessivi 15 volumi, stampati su carta di qualità migliore. * Bunkoban (edizioni tascabili): di dimensioni intermedie tra i Tankōbon ed i Widebon hanno rimpiazzato questi ultimi a partire dalla fine degli anni '90. Contengono prefazioni di personalità del mondo del manga che parlano di quanto siano stati influenzati da Urusei Yatsura. * My First Big: un formato simile ai tankōbon ma stampati su carta di qualità inferiore e con copertine più sgargianti per essere venduti nei negozi aperti 24 ore, e sono indirizzati al lettore casuale, piuttosto che al collezionista.
Stati Uniti Negli Stati Uniti il manga venne pubblicato dalla Viz (una sussidiaria della Shogakukan) a partire dal 1989 in numeri mensili, nel formato standard dei comics americani, ognuno contenente due storie, con il titolo Lum*Urusei Yatsura. Dopo i primi sette numeri la serie venne sospesa e ripresa diversi anni più tardi nella rivista Animerica.
Grazie alla favorevole accoglienza ricevette di nuovo un proprio mensile intitolato The Return of Lum * Urusei Yatsura, ma a circa 1/3 del ciclo completo di storie venne di nuovo interrotta nel 1998 e non più ripubblicata (anche se la Viz detiene tuttora i diritti per l'edizione in inglese).
Italia In Italia la prima pubblicazione fu curata dalla Granata Press all'interno del mensile antologico Mangazine. Ogni numero conteneva una singola storia e complessivamente dall'aprile 1991 al marzo 1995 pubblicò i primi 45 capitoli del manga. L'edizione venne quindi trasferita al mensile monografico Manga Classic. Furono stampati 4 numeri di Manga Classic (dal maggio all'agosto 1995) che ristampavano storie già presentate all'interno di Mangazine. L'intento era di stampare tutta la serie in volumi monografici, ma le pubblicazioni vennero interrotte a causa del fallimento della Granata Press.
La Star Comics riprese successivamente il titolo e in volumi monografici della collana Young (a partire dal numero 34 del marzo 1997 fino al febbraio 2001) pubblicò in 48 volumetti tutta la serie.
Anime
La serie televisiva venne prodotta da Kitty Films, Studio Pierrot e Fuji Television, tra il 1981 e il 1986. Vennero prodotti e trasmessi 195 episodi.[2]
Dall'autunno del 1983 fino al 1985 vennero trasmessi in Italia i primi 86 episodi, col titolo Lamù, la ragazza dello spazio. Dall'inverno del 1988 vennero trasmessi altri 43 episodi, con differente adattamento e doppiaggio,[3] col titolo Superlamù. A partire dal 1999 la serie venne replicata col titolo Mi hai rapito il cuore, Lamù.
La serie venne raccolta incompleta in videocassette, successivamente venne riproposta in una nuova edizione in DVD, per la quale, nel 2006, vennero doppiati i restanti episodi con doppiaggio e adattamento ancora differente.
Da notare che considerando i due staff che hanno doppiato i 6 film e quello che ha doppiato gli OAV in totale Urusei Yatsura è stato doppiato da almeno 6 diversi staff di doppiatori, con cambi repentini di ruolo degli stessi persino nell'ambito delle stagioni di loro competenza.
I film
Dal 1983 al 1988 sono stati prodotti cinque lungometraggi animati con protagonisti Lamù e gli altri personaggi della serie, l'ultimo dei quali tratta i capitoli finali del manga. Un sesto film è stato rilasciato nel 1991 per celebrare i dieci anni della serie televisiva. I film sono stati proposti in Italia solo per il mercato dell'home video, dapprima in sei videocassette, successivamente in due cofanetti da tre DVD ciascuno, infine in sei differenti DVD.
* 1983 - Lamù: Only You diretto da Mamoru Oshii. * 1984 - Lamù: Beautiful dreamer diretto da Mamoru Oshii. * 1985 - Lamù: Remember my love diretto da Kazuo Yamazaki. * 1986 - Lamù: the Forever diretto da Kazuo Yamazaki. * 1988 - Lamù: Un ragazzo, una ragazza diretto da Satoshi Dezaki. * 1991 - Lamù: Sei sempre il mio tesoruccio diretto da Katsuhisa Yamada.
fonte:Wikipedia
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