| E' vero che Paolini ha ripreso delle caratteristiche del SDA, ma alla fine sono abbastanza esigue da poter essere considerate un tributo più che un plagio. Se dobbiamo parlare di plagi invece mi viene in mente il maestro del copia&incolla assoluto, Brooks. Perchè, parliamoci chiaro, La Spada di Shannara è quanto di meno originale si possa scrivere nell'ambito Fantasy
Tanto per citare una geniale recensione di un lettore:
il druido-elfo Allanon (simil Gandalf) arriva un giorno dal Frodo di turno, e gli cambia la vita con le sue rivelazioni sui destini del mondo che possono cambiare in peggio se non recupereranno una spada magica (ok, non si tratta di distruggere un anello, 10 e lode alla fantasia), il tutto per fare fuori il cattivo di turno, che qui non è il signore degli anelli, bensì il signore degli inganni. con tanto di gnomi che sostituiscono gli orchi. il simil Frodo è accompagnato dal fratellastro (simil Sam). il viaggio è irto di pericoli, qualche mostro ogni tanto, specialmente quelle brutte creature volanti che fanno venire i brividi quando passano (i Nazgul). ma i nostri riescono ad arrivare lo stesso al Gran Burrone della giornata. qui si costituisce la compagnia multietnica (nani, elfi, etc...) che parte per recuperare la spada. purtroppo, durante il viaggio, si perde il pezzo grosso del gruppo, il simil Gandalf che (udite udite) cade nel fuoco mentre lotta con un demone. ma tranquilli, si era aggrappato molto hollywoodianamente da qualche parte. è Frodo che si perde, ma stavolta senza Sam e alla fine insegue uno gnomo che sviluppa una sindrome di Gollum verso la spada. parallelamente, i nostri scoprono che il re alleato è stato sostituito da un reggente che rema contro gli interessi della coalizione, (un incrocio fra Denethor e Theoden), naturalmente mal consigliato dal Vermilinguo che la straordinaria fantasia dell'autore non poteva risparmiarci... fino al colpo di acceleratore finale, dove il Sauron dei poveri perisce nello scontro con il nostro piccolo eroe munito della magica spada
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