Attenzione: alto contenuto di smielatezza xDDDD
La canzone è Il mondo è mio, del film Aladdin
Ranma era a testa in giù. La guardò, con quei suoi occhioni tanto belli, attraverso il vetro della finestra. Non indossava la solita casacca rossa, ma una maglietta bianca, di stampo comunque cinese. Akane si accorse che era la stessa che aveva quando le aveva regalato quel bellissimo fiore blu.
Scostò la finestra. Posò una mano sulla sua nuca e lo attirò verso di sé. Gli posò un piccolo bacio sulle labbra. Lui arrossì, e fece quell'espressione da bambino imbarazzato che le piaceva tanto. Si torturava le mani. Le chiese, quasi borbottando, se avesse voglia di fare un giro con lui. Annuì, crogiolandosi nel vederlo così intimidito. La divertiva sapere di fargli quell'effetto. Le prese la mano.
“Vorrei stare un po' solo con te”
La aiutò a scavalcare la finestra. La sollevò fra le sue braccia.
Provò a protestare “Non...non camminiamo?” Le sorrise. “La città è semi-deserta, sono quasi tutti partiti per le vacanze estive. Vorrei...tenerti...e andare da un tetto all'altro, ma non con la solita fretta” “Ma...non ti peso troppo?” “Tu? Certo che no...”
Ora fu lei ad arrossire. Osò accoccolarsi di più al suo petto e si sentì più tiepida.
Ora vieni con me
Verso un mondo d'incanto
Principessa, è tanto
Che il tuo cuore aspetta un sì No che non pesava, la sua dolce Akane.
Ranma non aveva più voglia di illuderla. Di illudere entrambi.
Era migliorata, la loro situazione, anche se non erano riusciti a sposarsi. Capitava spesso di fare passeggiate mano nella mano, di andare a pranzo insieme. Litigavano di meno, ma non avevano spesso del tutto. In primo luogo perchè si divertivano, ma anche perchè non volevano apparire troppo agli occhi degli altri. Un giorno si sarebbero certo sposati; ma in fondo, erano così giovani. Avevano voglia di vivere una relazione normale, anche se quello non era l'aggettivo più consono per la vita che svolgevano.
Quella sera Ranma desiderava che si concentrassero solo su loro due.
Voleva che Akane sapesse che non esisteva nessuna per lui, se non lei.
Le chiedeva silenziosamente di perdonare il suo egoismo, ma lui voleva essere l'unico per lei.
Quello che scoprirai
E' davvero importante
Il tappeto volante
Ci accompagna proprio lìAkane si guardava attorno, con le mani che avvolgevano i lembi della maglietta di Ranma, ma non si muoveva troppo a causa di un leggero ed istintivo timore di cadere.
Però sapeva che Akane si fidava ciecamente di lui. Akane era certa che lui non l'avrebbe lasciata andare per nessun motivo immaginabile.
Non sapeva cosa le avrebbe detto. Non sapeva cosa lei si aspettasse. Sperava solo che lei fosse contenta di quel suo desiderio di averla per sé.
Il mondo è tuo
Con quelle stelle puoi giocar
Nessuno ti dirà che non si fa
E' un mondo tuo per sempreE mentre saltava, quasi volando, sentì la sua mano delicata sfiorargli alcuni ciuffi sfuggiti alla sua treccia. Era timorosa. Voleva dirle che non lo disturbava affatto.
Poteva fare di lui ciò che voleva. Con una lacrima poteva abbatterlo, con una tremula carezza lo faceva vivere.
Il mondo è mio
E' sorprendente accanto a te
Se salgo fin lassù
Poi guardo in giù
Che dolce sensazione nasce in te
(C'è una sensazione dolce in te)Jogging alle sei e mezza, scuola alle otto, rientro a casa alle diciassette.
Compiti. Allenamenti. Un cinema con Yuka e Sayuri. La sua vita era ordinaria.
Non mediocre, non superba. Non avrebbe saputo dire cos'era la vita accanto a lui, e a tutti gli amici/rivali che, volente o nolente, si era trascinato dietro.
Tutti lo cercavano o gli sfuggivano, tutti lo amavano o lo odiavano, tutti lo sfidavano o lo rispettavano. Ma nessuno poteva dire:
Ranma? Non mi fa caldo né freddo.
Lui, che, ad Akane, la faceva sentire calda.
Era bellissimo stargli vicino. Forse apprezzava anche le sue parole poco carine, quando le usava per allontanarla dal pericolo.
Ogni cosa che ho
Anche quella più bella
No, non vale la stella
Che tra poco toccheròNessuno che avesse dichiarato di amarla l'aveva poi dimostrato come aveva fatto Ranma, che non l'aveva mai detto.
Era presuntuosa, può darsi, ma sapeva che lui l'amava. Non la considerava come le altre.
Poteva affermarlo, perchè era uguale a lei. Nemmeno lei l'aveva mai detto, che lo amava. A nessuno. Non sapeva se per orgoglio. Le sembrava così banale, anche se certamente di grande effetto, racchiudere l'esplosione di sensazioni che suscitava in lei con due piccole, eppure così agognate parole. Era proprio una stupida. Perchè a lei sarebbe piaciuto ricevere quelle parole da Ranma.
Il mondo è mio
(Apri gli occhi e vedrai)
Fra mille diamanti volerò
(La tua notte più bella)
L'appoggiò su uno dei tanti tetti che popolavano Nerima. La stellata era meravigliosa, si specchiava nei suoi occhi castani; sembrava una bambina, emettendo un sospiro di stupore.
Era felice. “E' bellissima” mormorò con una voce appena scandita, e lui sapeva quanto al contrario potesse essere aggressiva. Ma era bella per questo, perchè non si sapeva che cosa aspettarsi da Akane.
Le circondò le spalle con un braccio, sempre rosso come un pomodoro. Lei sembrò non accorgersene e si strinse, forse per farlo arrossire di più, forse perchè era contenta che lui avesse preso l'iniziativa.
A lei scappò una risatina, una risatina di una felicità suprema.
“Stai...bene?” No, voleva rispondergli. Stava molto, molto più che bene.
Con un po' di follia e di magia
Fra le comete volerò
(Il mondo è tuo)
Un corpo celeste sarò
(La nostra favola sarà)
Ma se questo è un bel sogno
Non tornerò mai più, mai più laggiù
E' un mondo che appartiene a noiSi sedette e lo invitò a fare lo stesso.
“Akane...” Lei continuava a guardare il cielo, con le braccia che circondavano le ginocchia.
“Prima...mi hai baciato” Si toccò le labbra. L'aveva baciato con una spontaneità mai vista in lei. “Sì” replicò con un tono di voce basso, da brivido.
“Beh...ma...” Lei era così tranquilla, e lui pensava che sulle guance si sarebbero potute cuocere due bistecche surgelate. “Mi sembrava...che il nostro rapporto si fosse evoluto, no? E...due fidanzati che vanno d'accordo si danno anche dei baci...no? Ma...se non ti piace, non lo farò più” I suoi occhi erano umidi, ma sorrideva.
Soltanto a noi
Per me e per te
Ci aiuteràLe prese entrambe le mani. Era davvero bello, il suo Ranma.
Akane sentì tutto il suo volto incendiarsi. Non ci vedeva più tanto bene.
-Oh, hai ragione. Sono una piagnucolona. Ma...questo silenzio, queste stelle...tu ed io...-
Non svanirà
Solo per noi
Solo per noi
Per te e per meRanma se ne accorse. Anche lei era arrossita, e ciò lo confortava.
“S-sì che mi piace...” Lei sorrise, con un piccolo singulto.
“Non so baciare come Shan-Pu” balbettò. “Chi vuole i baci di Shan-Pu? Io no...”
Le sue labbra. Quelle di Akane, desiderava. Il suo naso che stava sfiorando il suo, le sue ciglia che adesso respiravano sulle sue guance, il suo musino che lo aspettava.
Questo, voleva.
La baciò.
Non era un bacio appassionato. Non da record. Ma il fiato glielo tolse ugualmente.
C'era tutto il suo amore. Tutto. Per questo non si staccò per qualche secondo. Perchè era tanto, il suo amore per Akane.
Quando Ranma si separò, le accarezzò le gote bagnate. Lei lo abbracciò di slancio.
“R-Ranma...ti amo”
Che sciocca. E lei lo riteneva banale.
“Anche io, Akane” aggiunse Ranma, e sorrise con dolcezza nel sentirla sussultare.
Sapeva di renderla felice.
“Restiamo così ancora un po'?”
“Certo, Akane”
Akane sollevò il viso e lo baciò di nuovo. Sentiva di potersi prendere quella bellissima libertà. Si strinse ancora di più contro di lui e chiuse gli occhi.
Il cuore di Ranma batteva all'impazzata. Come il suo.
FINE
