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La gigantomachia è la guerra che i Giganti ingaggiarono contro gli Dei dell' Olimpo, aizzati dalla loro madre Gea e dai Titani.
Per raggiungere la vetta dell'Olimpo dovettero mettere tre monti uno sopra l'altro, ma furono sconfitti e cacciati sotto l'Etna.
I dodici dèi dell'Olimpo non vinsero grazie alle proprie forze, ma dovettero ricorrere all'aiuto di un semidio: Ercole, figlio di Zeus e di una mortale.
°Infatti un oracolo aveva predetto agli Dei che non avrebbero potuto uccidere i Giganti senza avere dalla loro un mortale.
Gea, che ne era a conoscenza, andò alla ricerca di un erba magica che impediva la morte.
Ma Zeus, per impedirlo, ordinò a Eos (Aurora), Selene (Luna) e Helios (Sole) di brillare, e così Gea non potè trovare la miracolosa erba.
Dopodichè, grazie ad Atena, riuscì ad ingaggiare Eracle per la lotta.°I Giganti che parteciparono furono ventiquattro, altissimi e terribili, con lunghi capelli inanellati e lunghe barbe e code di serpenti a coprire i piedi.
Alcioneo ne fu il capo. Fu anche il primo che Eracle abbatté.
°Ma non fu facile. Infatti, dopo essere stato colpito, Alcioneo cadde, ma prendeva forza dalla sua terra natia, quindi si rialzò. Fu solo grazie al consiglio di Atena di portarlo al di fuori della Flegria (o della Pallena), che Eracle riuscì a batterlo.°Fu la volta di Porfirione: riuscì quasi a strangolare Era ma, ferito al fegato da una freccia di Eros, la sua brama omicida si trasformò in lussuria e tentò di violentare la dea. Zeus divenne pazzo di gelosia e abbatté il gigante con una folgore. Eracle lo finì a colpi di clava.
Efialte ebbe uno scontro con Ares che con l'aiuto di Eracle
°e di Apollo, che lo colpirono agli occhi con le loro frecce°, riuscì a trarsi in salvo. E la storia si ripete con Eurito contro Dioniso
°e il suo bastone Thyrse°, Clizio contro Ecate
°e le sue torce°, Mimante contro Efesto
°e i suoi blocchi incandescenti°, Pallade contro Atena,
°che uccide il Gigante scuoiandolo e creando con la pelle la sua Egida°: alla fine tocca però sta sempre a Eracle dare il colpo di grazia.
Demetra ed Estia, donne pacifiche, stanno in disparte, mentre le tre dispettose Moire scagliano pestelli rame da lontano.
Scoraggiati, i Giganti superstiti scappano. Atena riesce a scagliare un grosso masso contro Encelado che crolla in mare e diventa l'isola di Sicilia
°(altre fonti raccontano che Atena abbia semplicemente scagliato l'isola di Sicilia sul gigante in fuga)°.
°Per uccidere invece Polibote, già colpito da Zeus con un fulmine,° Posidone strappa un pezzo all'isola Coo e lo scaglia nel mare, dove diventa l'isola di Nisiro, nel Dodecaneso
°(altre fonti raccontano invece che Polibote scappò a nuoto dal luogo della battaglia, e Poseidone gli lanciò il suo tridente; ma lo mancò, e andò a dividere l'isola Coo in due, formando quindi l'isola di Nisiro)°.Ermete abbatte Ippolito
°grazie all'elmo e alla pelle di cane di Ade° e Artemide uccide Grazione, mentre i proiettili infuocati lanciati dalle Moire bruciano le teste di Agrio e Toante.
°Il resto dei Giganti in fuga viene colpito dalle saette di Zeus, mentre Eracle li finisce con le sue frecce.°Sileno, il satiro nato dalla Terra, si vantò di aver fatto scappare i Giganti col raglio del suo asino, ma Sileno era sempre ubriaco, e veniva accolto all'Olimpo solo per ridere di lui.
Nell'esegesi del mito si potrebbe considerare che tale storia racconti una battaglia di popolazioni non elleniche (o greche) che combattevano in "centurie" (gruppi di cento) e che veneravano la Madre Terra come Dea Creatrice. I Greci Achei e Dori avevano infatti ridotto la "madre terra" a una figlia di Zeus, Demetra. Tale conflitto vide vittoriosi gli elleni e il loro pantheon.
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Questa è una delle battaglie che mi piace di più.
Nonostante sia sempre Eracle che da il colpo di grazia agli avversari, possiamo "vedere" il potere di ciascuna divinità.
